Essendo, il litio, un protagonista della transizione alla mobilità elettrica, il suo smaltimento e il recupero delle batterie agli ioni di litio sono argomenti molto discussi.
Parliamo di riuso o riciclo delle batterie al litio?
Una volta che una batteria al litio ha esaurito il proprio compito, di norma viene smaltita in appositi impianti, così da evitare qualsiasi tipo di contaminazione. Ma, per una mobilità elettrica davvero circolare, è importante che il settore di riferimento adotti un approccio più complessivo, puntando al riutilizzo e non al mero smaltimento.
Uno dei settori che più utilizza batterie al litio è l’automotive. Quando le batterie sono circa all’80% della loro capacità, non possono più essere utilizzate su un’automobile, ma possono essere inserite nell’ambito del recupero dell’energia stazionaria. Per stoccare l’energia rinnovabile, infatti, è importante avere celle ad alta densità di energia, ritrovabili negli “scarti” del settore automotive.
L’Europa, nel 2020 ha infatti proposto un nuovo regolamento sulle batterie, che mira ad aumentare trasparenza, tracciabilità e responsabilità lungo tutto il ciclo di vita, specificando anche i tassi di riciclaggio per materiali come il litio.
Se contiamo un aumento di produzione di auto elettriche nei prossimi anni, allora aumenterà anche la domanda di celle per batterie. Ecco perché il riciclo (o riuso) deve essere un “must” e non solo un’opzione.
Uno spiraglio di luce si è visto nel 2022 con la creazione del più grande impianto in Europa per riciclare le batterie, situato in Norvegia, una joint venture Northvolt-Hydro, il quale può recuperare 25.000 accumulatori per auto elettriche all'anno (in crescita).
Noi di Galvani Power, per esempio, ci impegniamo per creare una circolarità nel nostro progetto, cominciando dalla creazione delle batterie fino ad occuparci del fine vita.
Per approfondire il mondo delle batterie al litio prova a leggere altri nostri testi!
Foto di Pixabay.com
